ALCUNI GIORNALISTI...CI HANNO ROTTO LE SCATOLE...
E questa è la risposta a nome della Parrocchia e dei volontari che trascorrono il loro tempo a servizio degli altri:
Non tutto può
essere creato per fare notizia. E ci sono notizie da buttare nella spazzatura.
Proprio quella spazzatura che ha lasciato insinuare enormi falsità alla
redazione del Corriere del Mezzogiorno di Bari. Prima di scrivere determinati
articoli come quello intitolato “Scatole
di aiuti umanitari per strada. E’ giallo: indaga la guardia di Finanza”
(pubblicato sul sito del Corriere del 6 gennaio 2012) soprattutto per
lanciare infondate e maligne insinuazioni su coloro che davvero lavorano
gratuitamente e credono nel puro volontariato, giornalisti professionisti,
addetti ai lavori e fotografi dovrebbero accertarsi precisamente sulle fonti
prima di stendere una notizia nero su bianco.
Avendone permessi
e requisiti è richiesta loro maggior attenzione e non ansia di prestazione da
scoop.
Scoop che i fatti
dimostrano il contrario se solo i redattori del Corriere del Mezzogiorno si
mostrassero maggiormente giornalisti sul campo. In fondo la redazione non si
trova distante dalla parrocchia del Preziosissimo Sangue in San Rocco o da quel
fatidico cassonetto di via S. Visconti in cui qualche giorno fa sono stati
buttati cartoni con la scritta «Aiuto Ue, prodotto non commerciabile» e che il
giornalista Nico Lorusso ha fotografato e Valentina Marzo ne ha scritto un
articolo percependo addirittura un giallo di traffico di alimenti nelle salumerie
circostanti o nella chiesa. Tutto falso e senza un solo indizio corretto.
Prima di entrare
nei dettagli precisiamo quella frase scritta in grassetto proprio sul sito del Corriere:
Nei giorni tra Natale e Capodanno la chiesa potrebbe aver
distribuito cibo e bevande a quanti ne hanno bisogno.
Dispiace dover correggere il vostro lavoro che pure richiede se non
estrema precisione, perlomeno un margine di sensibilità, ma tra Natale e Capodanno la chiesa HA
distribuito cibo e bevande a quanti ne hanno bisogno.
I redattori dovrebbero informarsi maggiormente sulla presenza nel
territorio del “Centro d’ascolto don Pietro Mercurio” della parrocchia del
Preziosissimo Sangue in San Rocco che assiste numerose famiglie indigenti
soprattutto del quartiere Libertà. In parrocchia si trova la sede In.con.tra.
quella celebre associazione, ormai, che ogni sera si impegna a garantire un
pasto caldo ai senza fissa dimora nei pressi della stazione. Come non lo
sapete? Eppure voi giornalisti dovreste esserne a conoscenza con tutte le
iniziative cittadine che In.con.tra. organizza per sensibilizzare al servizio
gratuito di volontariato.
I giornalisti del Corriere
dovrebbero informarsi meglio sull’operato della parrocchia del Preziosissimo
Sangue in San Rocco, che forse neanche sapevano dell’esistenza, menzionandola
nell’articolo solo come “chiesa”.
Eppure la parrocchia stessa in prima fila con il Centro d’ascolto, si
adopera per promuovere e far conoscere le sue iniziative di solidarietà, come
l’Avvento di Carità. Agisce sempre nella trasparenza per chiedere aiuto alla
cittadinanza e offrire agli assistiti qualcosa di più oltre a cibi e bevande
che giungono, come di consueto, dal banco alimentare. Si tratta di iniziative,
tra l’altro pubblicizzate sul web e a tutta la comunità parrocchiale. Quando si
dice “chi cerca trova”. Ai tempi di internet, dei giornalisti potrebbero anche
smanettare meglio la rete e troverebbero utili approfondimenti.
Possono dei cartoni vuoti suscitare dubbi? Non sarebbe bastato indagare e
approfondire in prima persona magari andando proprio a ricercare tra gli
scaffali dei negozi dei dintorni pasta, formaggi e tutti i fantomatici alimenti
con il marchio Aiuto Ue oppure rivolgendosi alla parrocchia, non distante dal
cassonetto sciogliendo ogni tipo di pregiudizio?
Addirittura, da qualcuno misterioso, è stata chiamata la guardia di Finanza
per indagare sull’effettiva legalità della provenienza e destinazione dei cibi.
Creando i presupposti di un vero giallo, che per dispiacere di alcune testate
giornalistiche, sono stati tutti smontati. In questi giorni la parrocchia ha
ricevuto questi controlli per la soddisfazione (?) di questo qualcuno.
Il vero giallo è come una foto a dei cartoni vuoti posizionati vicino l’immondizia
faccia scaturire fantasie giornalistiche. Il giallo è che si debba obbligatoriamente
scrivere senza certezze dei fatti, sminuendo il lavoro di numerosi volontari
che quotidianamente si impegnano per compensare i vari disagi sociali. Però
quando si tratta di scrivere articoli sul volontariato cittadino alla presenza
delle istituzioni, i giornalisti sono i primi a segnalare le parole e i meriti
dei volontari. Incoerente come atteggiamento. E soprattutto non si capisce il
motivo per il quale il giallo debba essere attribuito alla parrocchia.
E’ un giallo già sbiadito perché i controlli dei finanzieri tanto
acclamati sono stati effettuati e nella parrocchia del Preziosissimo Sangue in
San Rocco non è stato ritrovato nulla di illecito.
Questi sarebbero i cartoni del reato da cui infangare il servizio onesto di numerosi volontari? |
Addirittura per costruire la notizia dei cartoni “Aiuti Ue”, oltre a
ipotizzare il coinvolgimento delle salumerie e supermarket, si è voluto
ricongiungere la farsa alla questione degli aiuti umanitari in Kosovo nel 1999.
Dove sarebbe il filo conduttore con questi cartoni fotografati?
E poi non è difficile associare
l’effettivo utilizzo del contenuto dei cartoni vuoti depositati nei pressi di
un cassonetto ubicato sulla strada di una parrocchia; collegando la realtà del
contesto non dovrebbe essere complicato giungere alla conclusione che il
contenuto sia stato utilizzato per un servizio di volontariato, trovandosi
vicino ad una chiesa …
Sembra che qualcuno cerchi la visibilità scrivendo determinate falsità,
davvero di difficile interpretazione perché non si capisce se dietro tutto ciò
si nasconde qualcuno che si diverte a gettare nel ridicolo il valoroso, onesto
e sobrio impegno dei volontari. Volontari, che nonostante polveroni e ipotetici
casi gialli da 007, continuano e tentano di colorare la vita di molte persone,
in quel silenzio che però, come è scritto nel Vangelo “il Padre che vede nel
segreto ricompenserà”.
Luigi Laguaragnella